Film horror con licantropi: il meglio e il peggio
Il meglio e il peggio dei Lupi mannari al cinema.
Nelle sale italiane ha debuttato La metamorfosi del male aka Wer, l’horror found footage diretto dal regista de L’altra faccia del diavolo e quale migliore occasione per proporvi una “superclassifica” con il meglio e il peggio di un filone, quello degli horror con licantropi, che dal 1941 ad oggi ha figliato classici, cult e più di qualche inevitabile ciofeca.
Nella classifica una top 10 con il meglio dei Lupi mannari al cinema, una hit parade dei duetti storici con incontri, scontri, liason amorose e sovrannaturali alleanze e anche una piccola classifica con i film più indigesti e inguardabili.
Vi lasciamo alla classifica ricordandovi che se volete approfondire è anche disponibile uno speciale sui Licantropi al cinema.
Top 10 Lupi Mannari – Dieci titoli “bestiali”
1. L’uomo lupo (1941)
Un classico senza tempo, se non lo si è visto almeno una volta è severamente vietato affrontare qualsivoglia discussione sugli horror con licantropi.
2. Un lupo mannaro americano a londra (1981)
Se dovessimo scegliere un classico moderno sui licantropi il film di John Landis svetterebbe grazie allo humour, agli effetti molto speciali e da Oscar di Rick Baker e al brano “Blue Moon”.
3. L’ululato (1981)
L’unico film che potrebbe competere con il cult di John Landis, un film diretto da Joe Dante che presenta magistrali mutazioni create da Rob Bottin (La cosa).
4. In compagnia dei lupi (1984)
Uno dei titoli pù suggestivi della filmografia del regista inglese Neil Jordan, un’ impareggiabile atmosfera sospesa tra fiaba e sogno con mutazioni di notevole impatto visivo e inquietanti metafore.
5. Dog Soldiers (2002)
Un B-movie britannico dal regista del cult “The Descent”, un assedio notturno che vede contrapposti “licantropi vs militari”, un film fieramente di genere che diverte e si piazza tra i migliori film del filone Lupi mannari.
6. Wolf – La belva è fuori (1994)
L’ironia di Jack Nicholson, il nostalgico make-up di Rick Baker e un film tra horror e commedia che sembra la versione adulta e “matura” di Voglia di vincere.
7. La metamorfosi del male
Un found footage sorprendentemente brutale ed efficace, il licantropo nella sua veste meno spettacolare e più realistica, un film da non sottovalutare se si ama il genere.
8. Wolfman
Un film riuscito a metà ma dall’indubbio fascino, vedi l’azzeccato protagonista Benicio del Toro, suggestive location che richiamano il classico con Lon Chaney Jr. e le immancabili mutazioni del maestro Rick Baker.
9. Licantropia Evolution (2000)
La licantropia come specchio dei problemi adolescenziali, la mutazione come riflesso distorto dello sviluppo della propria sessualità nonché fuga dalla dimensione adulta, è ciò che accade alla coppia di sorelle protagoniste di una pellicola molto interessante che si evolverà in una trilogia.
10. Unico indizio la luna piena (1985)
Film tratto da un racconto di Stephen King e adattato per lo schermo dallo stesso King. Nulla di memorabile, ma piacevole da guardare anche grazie alla caratteristica impronta anni ’80.
Duets – La hit parade dei duetti horror
1. Frankenstein contro l’uomo lupo (1943)
Uno dei classici Universal che vede contrapposti in un “mostruoso” crossover il mostro di Frankenstein e L’uomo lupo interpretati ripettivamente da due leggende del calibro di Bela Lugosi e Lon Chaney Jr..
2. Underworld (2003)
Una lotta millennaria vede contrapposti vampiri e licantropi, ma la creazione di un ibrido (Scott Speedman) e l’amore di una vampira (Kate Beckinsale) per quest’ultimo muteranno il destino di due leggendarie razze sovrannaturali.
3. Van Helsing (2004)
Il Van Helsing di Hugh Jackman fa squadra con L’uomo lupo di Will Kemp in un rutilante omaggio ai classici mostri Universal firmato Stepehn Sommers (La mummia). Un film che non pretende nulla più che intrattenere e lo fa con indubbia efficacia.
Licantropia ridens – Lupi mannari da parodia
1. Voglia di vincere (1985)
Commedia spassosamente perfetta con un lanciatissimo Michael J Fox reduce dal successo di Ritorno al futuro. La licantropia assume le vesti di un adolescente frustrato che cerca riscatto e lo trova attraverso l’uso di nuove capacità che inaspettate gli cambiano la vita e lo rendono il più popolare della scuola.
2. Scuola di mostri
Gioiellino anni ’80, i Goonies incontrano i mostri Universal in un crossover che è sempre un gran piacere rivedere.
3. The Werewolf of Washington (1973)
Comedy-horror anni ’70 interpretata dal veterano Dean Stockwell (avete presente l’Al Calavicci della serie tv Quantum Leap – In viaggio nel tempo?). Il film uscito nel bel mezzo dello Scandalo Watergate è pura satira politica e prende di mira tra le altre cose la presidenza Nixon.
4. American Werewolf in London XXX Parody
Poteva mancare la parodia porno del classico Un lupo mannaro americano a Londra? Certo che no… (trailer)
I nuovi mostri – Il peggio al chiaro di Luna
1. Twilight (2008 – 2012)
Dopo il vampirello “sbrillucicante” arriva il lupacchiotto mutaforma e la tristezza in CG regna sovrana.
2. Un lupo mannaro americano a parigi (1997)
Tra i più brutti licantropi in CG visti su schermo, il solo utilizzare un titolo che richiami il classico di John Landis meriterebbe una punizione esemplare (una corsa notturna in mutande nella brughiera inglese?).
3. Skinwalkers – La notte della luna rossa (2006)
Nonostante gli effetti speciali ad opera del compianto Stan Winston il film è un guazzabuglio di potenziali buone idee che finiscono per esaurirsi in qualche prevedibile scena action.
4. Werewolf – La bestia è tornata (2012)
Insipido direct-to-video che sfrutta malamente una suggestiva location (Romania) per propinarci i soliti licantropi in CG animati con i piedi.
5. Monster dog – Il signore dei cani (1984)
Regista italiano (Claudio Fragasso), produzione Italo-spagnola e l’inquietante Alice Cooper come guest-star, il resto è una paccottiglia confusionaria e indigesta che non può neanche ambire al titolo di “scult”.
Nota: Se qualcuno si chiedesse come mai Curse – Il maleficio di Wes Craven non è in classifica è perché non abbiamo trovato una giusta collocazione per un titolo che non è così brutto da finire tra gli “indigesti”, non ha abbastanza humour per essere considerato una parodia e pur se ritenuto da alcuni fan di Craven un cult resta un film palesemente mediocre.